Sicuro di avere scelto il parabordo giusto?


Quali parabordi scegliere, come posizionarli in barca, gli accorgimenti per farli durare più a lungo. Pro e contro dei modelli più diffusi sul mercato: cilindrici e piatti, e una soluzione che mette d'accordo tutti.

Basta decidere la giusta dimensione, il numero e cercare di spendere il meno possibile. Questo di solito facciamo quando si tratta di scegliere i parabordi per la nostra barca. Ma in realtà l’argomento merita di essere trattato con minor superficialità. Innanzitutto basta approfondire un minimo le ricerche ed ecco che ci si aprirà davanti agli occhi un mercato quanto mai vario. Iniziamo con alcune considerazioni e consigli generali, visto che come anticipato l’offerta è ampia e variegata, il modello scelto dipenderà molto dalle vostre abitudini di navigazione e dalla vostra capacità di tenere a bordo queste preziose, ma ingombranti, protezioni. Per una barca di 12 metri, saranno sufficienti sette parabordi. Tre per mura, più uno da tenere pronto in caso di emergenza. Se frequentate porti molto affollati, o non proprio perfettamente ridossati, potreste avere bisogno di qualche protezione in più: parabordi tradizionali aggiuntivi oppure angolari in modo tale da parare eventuali urti di prua e poppa.

I PARABORDI CILINDRICIParabordi_cilindrici
I parabordi a forma cilindrica (o sferica, utilizzati soprattutto su barche grosse a causa del loro ingombro maggiore) sono quelli maggiormente diffusi sul mercato e quindi presentano costi minori. Di solito i parabordi cilindrici sono in PVC e alle due estremità hanno due occhielli per far passare le cime (la valvola di gonfiaggio è posta nella parte superiore), il parabordo può essere fatto in un pezzo solo, o avere le teste stampate separatamente (questa soluzione è leggermente più cara). La loro principale caratteristica di questi parabordi è quella di poter rotolare lungo la fiancata. Un punto forte in caso di ormeggio o accosto movimentati, che permetterà alla barca di posizionarsi senza disagi lungo un pontile o affiancata a un’altra imbarcazione.

Parabordi_sferici
Va detto però che questa capacità di rotolare e oscillare lungo la murata ha il suo punto debole quando si tratta di proteggere una barca all’ormeggio per diverse settimane. A forza di rotolare, il parabordo rischia infatti di spostarsi verso l’alto. E se la cima non è ben regolata, assisterete a un fastidioso cigolio. Inoltre, in caso di fluttuazione di temperatura e pressione possono sgonfiarsi, deformarsi e diminuire così la loro efficacia. Poco resistenti ai raggi UV, scolorano nel tempo e rischiano di lasciare residui di colore sulle imbarcazioni: per questo richiedono copriparabordi. Infine non possiamo tralasciare la difficoltà di stivaggio.

I PARABORDI PIATTI
Parabordi_piatti
Sviluppati da oltre dieci anni per le barche da regata d’altura, i parabordi piatti e rettangolari hanno fatto il loro ingresso sulle barche da crociera abbastanza di recente. Sono costituiti un blocco di schiuma chiuso in un involucro dotato di solide cinghie sui quattro angoli. Un parabordo piatto ha il vantaggio di restare fermo lungo lo scafo, riducendo così i rischi che la protezione non sia al suo posto nel momento del bisogno. Inoltre, non è soggetto alle variazioni di temperatura, quindi non ci sono rischi di deformazione in caso di calore eccessivo. Inoltre, il loro formato consente un notevole guadagno di spazio nei gavoni, ma anche nei porti. Sembrerebbe perfetto, ma anche il parabordo piatto ha i suoi difetti. Tralasciando il prezzo maggiore rispetto ai tradizionali cilindri, innanzitutto, dato che non può ruotare lungo lo scafo, la faccia che tocca il gelcoat deve essere ricoperta di un tessuto morbido per evitare di rovinarlo e macchiarlo, calza protettiva o simili.

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In più, poiché non è fissato allo scafo ed è leggero, tende a ruotare con il vento. Più la sua misura aumenta, più questo fenomeno si accentua. Infine, la sua schiuma a celle chiuse (pensata per evitare qualunque infiltrazione di acqua di mare) ha limitate performance elastiche, e nel tempo tende a deformarsi. Se l’involucro dovesse rovinarsi prematuramente, qualunque veleria sarà in grado di sistemare una cucitura o una cinghia strappata, ma si parla sempre di manutenzione in più.

I PARABORDI INMARE: COSA SONO, PERCHÉ SCEGLIERLI
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Nati sulla base di una lunga esperienza nell'ascolto delle esigenze di ama il mare, i parabordi per imbarcazioni INMARE riuniscono in sé le migliori caratteristiche delle protezioni presenti sul mercato. A partire dal materiale utilizzato: una speciale miscela di E.V.A. (Etilene Vinil Acetato) atossica, esteticamente simile alla gomma, ma con al contempo un'ottima resistenza. Tre volte più flessibile dell' LDPE (polietilene a bassa densità), ha una elongazione di trazione del 750% e una temperatura di fusione di 96C (205F). A differenza dei normali parabordi in gomma o in plastica, quindi, i parabordi INMARE sono resistenti ai raggi UV, non macchiano, non graffiano le imbarcazioni: potete tranquillamente dire addio alle calze protettive! Inoltre non si deformano e non si deteriorano nell’ambiente marino anche se lasciato per lungo tempo in acqua.

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Molto robuste - c'è uno spesso strato di elastico e resistente E.V.A. al posto di soli 2 mm di pvc!-, le protezioni INMARE sono il risultato del migliore design e della migliore produzione made in Italy. Piatte e “vuote” sul retro, aderiscono perfettamente come un “guscio” allo scafo garantendo un assorbimento graduale e progressivo degli urti. In questo modo mantengono la stabilità nel punto di contatto e non rotolano. Si dividono in tre modelli creati appositamente sulla base del loro uso finale: BOW FENDER e BOW FENDER XL per la protezione della prua, STERN FENDER per la poppa, e POSEIDONE 2.0 per la protezione laterale in ormeggio. Di semplicissima manutenzione: non devono essere gonfiati e si lavano con acqua. Sono semplici da montare e ancor più da stivare: basta impilarli per recuperare tutto lo spazio di cui avete bisogno. Una caratteristica importante quando si parte per la crociera. Personalizzabili con loghi e colori, tutti i parabordi INMARE sono garantiti 3 anni dalla data di acquisto.

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Come tutti ben sapete, tra le manovre della barca, quella dell’ormeggio è una delle più delicate: ecco perché il parabordo assume un ruolo di primo piano. Per questo abbiamo messo a confronto le due “famiglie” più diffuse di parabordi e abbiamo voluto offrirvi una soluzione ottimale che coniuga robustezza, stabilità, stivaggio al giusto prezzo: quella dei parabordi INMARE. Con INMARE evitate spiacevoli incidenti di percorso e danni allo scafo, e li evitate ai vostri vicini: la vostra barca vi ringrazierà!

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